Come mi merito

Tanti sono stati i rifiuti e gli abbandoni e per troppo tempo ho creduto che il motivo fosse che ero una persona “difficile da amare”.

Quando un fraintendimento inaspriva la comunicazione, non mi sono mai accontetata di un “lasciamo perdere”, perché so bene che a furia di lasciar correre ti scappa via anche il sentimento.

Quando era necessario impegnarsi di più, ho sempre lottato allo stremo delle mie forze, spesso anche per l’altra persona. E questo gli ha permesso di adagiarsi sugli allori e considerarmi “scontata”, per poi stupirsi dei miei crolli emotivi.

Quando l’altro non si comportava all’altezza della persona che voleva essere, ho sempre cercato di farglielo notare e lui ha preferito vedere una critica su ciò che era andato male, dove invece c’era la fiducia in ciò che poteva essere migliorato.

Ho sempre pensato di aver sbagliato tutto. Oggi so che non sono io ad essere “difficile” ma sono le persone che si sono allontanate da me, che non avevano il cuore abbastanza grande da contenere l’universo che ho dentro; che non avevano la coerenza necessaria per rimanere fedeli alle promesse che mi avevano fatto; ma soprattutto, che non avevano la speranza né il coraggio di lottare per il mondo che io ancora credo possibile.

Eh si, io non sono “difficile da amare” ma di certo, non è facile amarmi come io mi merito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento