Come le doglie

C’è una solitudine che non riesce a stare sola e ti porta in giro a cercare cose da fare e gente da vedere. Una solitudine che si nasconde dietro impegni importanti e scadenze da rispettare. Una solitudine che non parla e che non si ascolta, che fugge da se stessa perché non si accetta. Che preferisce accontentarsi di poco, piuttosto che viversi. Una solitudine codarda, che strappa le radici per paura della fatica che comporta prendersene cura.

E poi c’è una solitudine rumorosa, che non ti lascia dormire la notte e di giorno ti distoglie dal qui e ora, parlandoti del passato. Una solitudine che grida per essere accolta e accettata. Una solitudine che leviga e imbellisce l’animo perché non si accontenta e non elemosina, non si sfinisce in una corsa contro il tempo per non pensare. È una solitudine amica, che svuota per lasciare spazio, che scava dentro per piantare nuovi semi.

Io le ho vissute entrambe nella mia vita e ho imparato a diffidare dell’una e a immergermi nell’altra. È un processo doloroso ma necessario, come le doglie per una donna gravida.

Se la vita stessa viene fuori grazie alla sofferenza, come si può crescere evitando il dolore?


Hay una soledad que no puede estar sola y te lleva a buscar cosas que hacer y personas que ver. Una soledad que se esconde detrás de importantes compromisos y plazos que hay que respetar. Una soledad que no habla y que no se escucha, que se escapa de sí misma porque no se acepta. Que prefiere conformarse con poco, en lugar de vivir. Una soledad cobarde, que arraiga por temor al esfuerzo que supone cuidarla.

Y luego hay una soledad ruidosa, que no te deja dormir por la noche y durante el día te distrae del aquí y ahora, hablándote del pasado. Una soledad que clama ser aceptada y acogida. Una soledad que suaviza y embellece el alma porque no está satisfecha y no ruega, no se agota en una carrera contra el tiempo para no pensar. Es una soledad amigable, que vacía para dejar espacio, que cava para plantar nuevas semillas.

Yo viví las dos en mi vida y aprendí a desconfiar de una y sumergirme en la otra. Es un proceso doloroso pero necesario, como los dolores del parto de una mujer embarazada.
Si la vida misma surge del sufrimiento, ¿cómo podemos crecer evitando el dolor?

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