Cinque cose che ho capito in cinque mesi

Tutto nella vita ti nutre o ti insegna qualcosa. Tutto. Anche quello che fa male.

La mia ultima dolorosa sconfitta nel campo di battaglia più spietato (ovvero l’amore… ebbene si, non è la malattia, credetemi!),  non fa eccezione.

In poco meno di cinque splendidi e complicati mesi, ho capito alcune verità che spero di tramandare alle mie figlie.

Primo: ho capito che certe volte il principe azzurro esiste per davvero, ma anche lui ha i suoi BEI DEMONI come tutti!

Secondo: ho capito che anche se dai il massimo e ti impegni al 100% non è detto che questo sforzo venga apprezzato o venga eguagliato dallo sforzo dell’altra persona. Sei tu che devi apprezzarlo e sei tu che devi trasformarlo in qualcosa di prezioso per il tuo percorso di crescita.

Terzo: ho capito che molto spesso iniziare una relazione con un uomo è come presentare il tuo curriculum alla Coop: se sei “troppo qualificata” devi mentire e tendere al ribasso. Ma solo se vuoi accontentarti, se no fai come me e resta single. O cercati una donna.

Quarto: ho capito che in moltissimi casi quello che gli altri fanno non ha nulla a che vedere con te, ma con loro stessi. Non prenderla sul personale, come dice il mio amico Ste.

Quinto: ho capito che quando i tuoi bisogni non vengono mai ascoltati né dalle persone a te care né da te stessa, ti può capitare di ammalarti per farti ascoltare e ascoltarti.

Ed è quello che successo a me, però ho anche capito che non voglio mai più che sia una malattia a rendermi visibile a qualcuno a cui voglio bene, e affinché quel qualcuno pensi che è arrivato il momento di mettermi al giusto posto nella sua vita, senza darmi per scontata.

Ho capito che non voglio essere urgente, voglio essere importante!

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