Finestre oppure muri

Mi stupisce sempre di più come la stessa parola possa rappresentare qualcosa di totalmente diverso a seconda delle persone. Prendi la parola “Patria”, per esempio.
Per alcuni è quasi un sinonimo di casa, qualcosa per cui vale la pena lottare, perdere la vita o addirittura strapparla via agli altri. Un luogo da proteggere anche a costo di far morire annegati dei bambini. Per altri, è una parola priva di senso, un contenitore vuoto. È uno specchietto per le allodole, un banale espediente per giustificare la violenza più vile, quella che priva della libertà e della vita.
Le parole possono essere finestre oppure muri, come diceva giustamente Rosenberg, per quello che rappresentano e per le conseguenze che comportano. E sta a noi riempirle del giusto significato.